“L’avevano avvertito: la civiltà senza infanzia l’avrebbe considerato un essere inferiore perché era rimasto a contatto per troppo tempo con le sue parti ludiche e incomplete. Era meno affidabile degli altri”.
In una civiltà più evoluta, grazie ad un programma di crescita precoce, si “saltano” gli anni dalla nascita alla pubertà. È il tema del mio “La civiltà senza infanzia”, uno dei racconti che hanno vinto il concorso “Fantascientifico” indetto da Idrovolante edizioni.
La raccolta è disponibile in formato cartaceo a questo indirizzo.
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